Tonino Guerra

Antonio Guerra, detto Tonino (Santarcangelo di Romagna (RN), 16 marzo 1920), è un poeta e scrittore italiano.

Dal 1989 vive e lavora a Pennabilli, centro del Montefeltro, che per l’amore dimostrato nei confronti di questo territorio della Romagna, gli ha conferito la cittadinanza onoraria.Tutte queste pubblicazioni si trovano

dall’editore Maggioli di Santarcangelo.Per quanto riguarda il cinema, ha scritto circa una novantina di film, guadagnando molti premi e molte nomination all’Oscar: Amarcord ha vinto l’Oscar.

Qui ha dato vita a numerose installazioni artistiche. Si tratta di mostre permanenti che prendono il nome de I Luoghi dell’anima tra cui:

L’Orto dei frutti dimenticati, Il Rifugio delle Madonne abbandonate, La Strada delle meridiane, Il Santuario dei pensieri, L’Angelo coi baffi, Il Giardino pietrificato.

Inizia a comporre poesie in lingua romagnola durante la sua prigionia nel campo di concentramento di Troisdorf, in Germania, poesie poi raccolte nel volume I scarabocc (’46). Esordisce quindi come scrittore nei Gettoni diretti da Elio Vittorini per Einaudi: è l’inizio degli anni ’50 e Guerra soggiorna assai frequentemente a Roma, dove finisce per stabilirsi a partire dal ’53. Frequentando la casa del pittore Lorenzo Vespignani, divenuto suo amico, fa la conoscenza di Elio Petri, Giuseppe De Santis (con cui debutta come soggettista

in Uomini e lupi nel ’57), e Aglauco Casadio (con lui invece il debutto come sceneggiatore in Un ettaro di cielo nel ’59).

Alla fine degli anni ’50 avviene l’incontro decisivo con Michelangelo Antonioni: Guerra collaborerà alla realizzazione di tutti i suoi film, a partire da L’Avventura (’60), eccezion fatta per Professione Reporter.

Fino ad oggi, i piu’ grandi registi sono ricorsi alla sua preziosa esperienza di sceneggiatore: De Sica, Monicelli, i fratelli Taviani, Rosi, Tarkovskij, Fellini (decisivo il suo contributo ad Amarcord, inno poetico alla “romagnolità”, vincitore del premio Oscar), Wenders, Angelopoulos (con il quale nel 1998 ha vinto la Palma d’oro al Festival del Cinema di Cannes per il film ‘L’eternità e un giorno’) e molti altri.

Poeta e narratore, Guerra ha pubblicato per la Maggioli:

Il Miele (’81), L’Aquilone. Una Favola senza tempo (’82, con Antonioni), La Capanna (’85), Il Viaggio (’86), Il Libro delle chiese abbandonate (’88), L’orto d’Eliseo (’89); per la Bompiani dal ’67 al ’78: L’equilibrio, L’uomo parallelo, I cento uccelli, Il Polverone (edito nel ’92 anche da Maggioli); per la Rizzoli (la sua opera poetica dialettale è riunita nel volume I Bu del ’72)…